A PEGOGNAGA PER PARLARE DEL FUTURO DELL'OSPEDALE DI SUZZARA

Ieri sera il nostro portavoce in consiglio comunale, Stefano Rosselli, ha partecipato a Pegognaga a un'assemblea pubblica, organizzata dal Pd locale, sul tema delle prospettive dell'ospedale di Suzzara, insieme alle altre forze politiche che con la Cigl hanno sostenuto la raccolta firme dei mesi scorsi a sostegno di una gestione pubblica del nosocomio suzzarese. Ecco una sintesi del suo intervento.
Ormai siamo vicini a conoscere il destino della struttura, che, con ogni probabilità, vedrà una nuova gestione di carattere privato.
Non siamo degli sprovveduti, come qualche esponente della destra vuole far credere, ma abbiamo una visione molto chiara: salute e profitto sono due parole che non possono stare nella stessa frase, è molto semplice.
La nostra visione è in netto contrasto con le politiche attuate dal centrodestra in Lombardia negli ultimi vent’anni. E quali sono stati i risultati?
La sanità in Lombardia ha gravi problemi: liste d'attesa infinite, carenza di medici (anche di base) e infermieri, pronto soccorso congestionati.
Se oggi è estremamente difficile tornare a un modello pubblico degli ospedali è anche grazie alle scelte e alle politiche attuate negli ultimi vent’anni che hanno prodotto questo scenario.
Quanti cittadini hanno provato a prenotare un esame specialistico e si sono trovati di fronte a mesi di attesa, per poi scoprire che, privatamente, lo stesso esame sarebbe stato disponibile nel giro di pochi giorni?
Noi pensiamo che serva un cambio di rotta:
- investire sulla sanità pubblica per ridurre le liste d'attesa e assumere più personale;
- potenziare la medicina di prevenzione e territoriale per decongestionare i pronto soccorso;
- dire no alla privatizzazione della sanità: la salute è un diritto, non un business!
Ora, nella fattispecie, ragionando sull’ospedale di Suzzara, credo che sia fondamentale il ruolo che svolgerà in futuro la Fondazione “Montecchi”, un ruolo di raccordo tra il territorio e il nuovo gestore. Dovranno essere garantiti tutti gli attuali servizi e immaginare non solo un aggiornamento delle attrezzature ma anche prefigurare una serie di potenziamenti, fra cui, per fare un esempio, il ritorno di ostetricia: i dati sulla popolazione del suzzarese parlano di un’area in cui il calo demografico non si è fatto sentire, un’area in cui l’offerta di lavoro e l’economia hanno tenuto in questa fase difficile post pandemica.
Ecco, quindi, che come forze politiche dovremo restare vigili sulla futura gestione dell’ospedale e un ruolo determinante dovranno rivestirlo i nuovi sindaci dell’area, che dovranno essere più presenti e più attenti.
La raccolta firme che abbiamo sostenuto ha rappresentato una grande azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che, a nostro avviso, è stata determinante per far capire a chi governa la Regione che il territorio è ben presente e vuole delle risposte concrete e non accetta ridimensionamenti.
Inoltre, come Movimento 5 Stelle, abbiamo aderito a un’altra raccolta firme che partirà nel mese di marzo: una petizione denominata "Lombardia SiCura", che chiederà un centro unico di prenotazione, l’abbattimento delle liste di attesa, la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale sanitario precario, il potenziamento dei servizi territoriali e molto altro. L'iniziativa, che vede in campo con la Cgil, le forze politiche del centrosinistra e molti altri soggetti, sarà presentata a breve anche a Suzzara.



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